Sogno, 21 maggio 2019...
Nella nostra casa ci sarebbe stata presto una grande festa e io pensai di chiedere al papà se la mamma avrebbe partecipato.
La mamma mancava da casa da molto tempo. Ero convinta che, come me, anche i miei famigliari ignorassero dove fosse. Quel giorno scoprii di essere la sola a non conoscere il suo 'rifugio' ed ero anche l'unica a non sapere il suo numero di telefono. Pregai il papà di rivelarmi il loro segreto ma non ricevetti risposta. Supponevo fosse ricoverata in una clinica lontana o fosse ospite di un'altra famiglia; l'unica certezza che avevo era la sua malattia, vera ragione per la quale si era allontanata da noi.
Da tanto tempo desideravo parlare con lei ma nessuno mi aiutava a raggiungerla. L'avevo cercata più volte a un vecchio numero di telefono. Nessuno mi aveva risposto.
Provai a insistere col papà che si dimostrò irremovibile. “Se decidessi di suicidarmi vorrei prima salutare mia mamma, capisci?”, gli dissi singhiozzando. Ebbi il numero che trascrissi su un foglio. Ero pronta per chiamare ma mi trattenne un dubbio su un '9' scritto male. La nonna mi confermò che era proprio '9' e non '8'. Mi sono svegliata mentre componevo il numero; pochi minuti di sonno in più e, ne sono certa, avrei parlato con la mamma. E la mia tristezza sarebbe svanita...
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