Fiori...
Mi piacciono i fiori proposti dalla natura, trascuro alcune specie offerte dai fiorai. Scelgo fiori sostenuti da steli che non necessitino, per reggersi, di essere fissati a 'stampelle'.
Non scelgo mai fiori i cui steli debbano essere trafitti da filo di ferro per poter mantenere la posizione eretta.
Osservo spesso, al di là dei vetri, davanzali tristi. Sono quelli che espongono piante di orchidee a cui sono rimaste, a godere della luce, alcune grandi foglie, uno stelo spoglio e un tutore di legno.
E' una festa ricevere in dono composizioni floreali. Ho ricordi preziosi legati alle margherite e alle rose chiare, le mie preferite. Annuso ogni rosa che ricevo ma non sento quasi mai nulla. Credo che profumino solo le rose selvatiche e quelle che vivono nei giardini. Questi fiori, sulle piante o recisi, sbocciano gradualmente trasformandosi giorno dopo giorno. Spesso le rose dei bouquet hanno un percorso di vita diverso. Il bocciolo rimane intatto per giorni e giorni per poi reclinare improvvisamente. E' come fosse arrivata la 'morte' anzitempo...
Mi piacciono i fiori spontanei. Il profumo e il colore delle viole di campo mi incantano, così come quelli dei ciclamini di montagna la cui presenza si percepisce a distanza.
I fioristi propongono di questa specie molte varietà di colore e dimensione. Preferisco i più piccoli e di colore 'naturale'. Ai bambini li regalo sempre bianchi. I ciclamini del fiorista in genere sono privi di odore. Solo alcuni colori privilegiati, in genere il rosa e il bianco, possono emanare un leggero profumo. Per averli sono sufficienti 50 centesimi in più.
19 novembre 2022
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